Il CBD è considerato legale in Italia se la sua percentuale di THC rientra entro i limiti imposti dalla normativa. La legalizzazione nel nostro paese ha portato alla cosiddetta Cannabis Light, che avendo un basso contenuto di THC non porta ad effetti psicotropi.

Negli ultimi anni avere una conoscenza approfondita del processo di legalizzazione della cannabis in Italia è diventato fondamentale, per comprendere con cura quali sono i prodotti legali e cosa dice la legge in merito. Il cannabidiolo (CBD) è un componente non psicoattivo della pianta di Cannabis Sativa, particolarmente noto per i suoi numerosi benefici medicinali. Il cannabidiolo può essere estratto dalla cannabis in diversi modi. Viene estratto dalle piante di canapa e, soprattutto negli ultimi anni, molte aziende hanno iniziato a mettere in commercio prodotti come oli, creme o integratori.

Nella maggior parte dei Paesi europei, tra cui Italia e Spagna, il CBD è legale ma strettamente regolamentato. Tuttavia, non è ancora un’opzione terapeutica riconosciuta. Il governo italiano ha da poco approvato una legge sulla legalizzazione della cannabis, e di altri derivati della, per specifiche condizioni mediche, a partire dal 1° gennaio 2019. Ecco cosa c’è da sapere sul CBD in Italia.

Il CBD è legale in Italia?

Il CBD è dunque considerato legale in Italia, se la sua percentuale di THC rientra entro i limiti imposti dalla normativa. La legalizzazione nel nostro paese ha quindi portato alla cosiddetta Cannabis Light, che avendo un basso contenuto di THC non porta ad effetti psicotropi.

Il livello di CBD in un prodotto a base di cannabis è regolato dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA). L’EMA, un’agenzia regolatoria paneuropea, mantiene un elenco di prodotti in cui il CBD è considerato un farmaco sicuro ed efficace. In Italia, i prodotti a base di CBD possono essere venduti come integratori alimentari, come ad esempio barrette e bevande proteiche, o come olio. In quest’ultimo caso, sono disponibili diversi prodotti in forme di vario tipo come, ad esempio, le caramelle gommose.

I prodotti a base di CBD possono essere utilizzati per trattare numerose condizioni mediche, tra cui epilessia, dolore cronico, nausea e sclerosi multipla. Il cannabidiolo (CBD) non può invece essere utilizzato per trattare malattie come il cancro, il diabete o l’AIDS, né per aiutare a combattere gli effetti della dipendenza da alcool o tabacco.

Cosa dice la legge a riguardo?

La legge che in Italia si occupa della legalizzazione della cannabis e del cannabidiolo è la legge 242/2016, la quale regola l’intero processo di produzione e distribuzione di prodotti a base di CBD, dalla coltivazione fino alla vendita. La legge 242/2016 fu accolta come un grande passo avanti dagli addetti ai lavori del settore. Il testo si riferisce, più nel dettaglio, alle coltivazioni di Cannabis Sativa. È qui che ritorna il discorso del contenuto di THC: il limite per i venditori è dello 0,5% e dello 0,6% per gli agricoltori.

La normativa, tuttavia, vieta la combustione di CBD. Dunque, fumare CBD in Italia al momento non è concesso, ma è legale la vendita e l’acquisto di cannabis per usi cosmetici e collezionismo. Nel 2020 il Ministero della Salute inserì il CBD tra le sostanze che provocano dipendenza fisica e psicologica. Questo andava contro le posizioni espresse nel 2018 dall’OMS e dal WDA, il World Anti-Doping Agency. In seguito alle numerose proteste, dunque, il Ministero rimosse il cannabidiolo dalla lista delle sostanze stupefacenti.

Nel 2022, infine, la Sardegna ha emanato una Legge Regionale per promuovere il processo di coltivazione e distribuzione della canapa industriale.

cbd italia cosa dice la legge

Che cos’è precisamente il CBD?

Il cannabidiolo, noto anche come CBD, è un composto presente nella pianta di cannabis sativa. Il CBD non è psicoattivo e non provoca uno “sballo” come il THC. Pertanto, la cannabis ricca di THC contiene meno dello 0,5% di CBD e viceversa; non c’è CBD nella cannabis ricca di THC. Questo rende il cannabidiolo una sostanza regolata da delle leggi che ne promuovono l’uso a livello salutare e per migliorare il proprio stato di benessere generale. Il CBD può essere utilizzato come:

  • Antiepilettico e antispasmodico. L’olio di CBD, così come altri prodotti a base di cannabidiolo, è particolarmente indicato per coloro che soffrono di patologie che possono provare convulsioni. Il CBD, infatti, è riconosciuto come valido supporto nelle terapie per l’epilessia infantile, come quella data dalla sindrome di Dravet;
  • Ansiolitico. Il CBD è in grado di alleviare le forme di ansia più comuni e funge anche come rimedio per combattere l’insonnia e la depressione;
  • Analgesico. Il CBD permette di alleviare il senso di nausea e, oltre a migliorare lo stato di salute in caso di dolore cronico, stimola l’appetito. È indicato anche come trattamento per contrastare l’asma e controllare il diabete:
  • Antinfiammatorio. Il CBD ha delle notevoli proprietà antinfiammatorie. Permette anche di curare l’acne e idratare la pelle. Tramite gli antiossidanti che combattono i radicali liberi, inoltre, può proteggere il cervello dallo sviluppo di possibili patologie neurodegenerative.

Gli studi negli ultimi anni evidenziano come il cannabidiolo non porti a effetti collaterali gravi. In caso di assunzione di una maggiore quantità di CBD rispetto a quella consigliata, tuttavia, si può andare in contro a casi di sonnolenza e a problemi intestinali.

Qual è la differenza tra CBD e THC?

Il CBD e il THC sono i due principali composti presenti nella pianta di cannabis sativa. Entrambi i composti hanno molti effetti positivi e possono essere usati come farmaci, ma sono utilizzati per condizioni diverse. Il CBD, ad esempio, è usato principalmente per trattare casi di depressione, ansia ed epilessia.

Oltre alle differenze legali, esistono anche importanti differenze in termini di effetti prodotti da questi composti. Il THC provoca uno sballo ed è noto per i suoi effetti negativi sulla memoria e sull’attenzione. Il CBD, invece, non provoca uno sballo ed è stato dimostrato che migliora la memoria e aumenta l’attenzione delle persone affette da disturbi come l’ADHD.

prodotti cosmetici al cbd

Quali sono i prodotti al CBD legali in Italia?

I prodotti presenti sul mercato in Italia non superano dunque i limiti di THC analizzati precedentemente. Tra gli acquisti più frequenti nel nostro paese troviamo:

  • oli a base di CBD;
  • integratori;
  • barrette;
  • caramelle gommose;
  • infusi;
  • creme.

Inoltre, sono sempre più diffusi anche i prodotti al CBD per gli animali, per esempio croccantini e oli al CBD specifici per cani e gatti.

I prodotti a base di CBD, ad ogni modo, non sono ancora disponibili in maniera ricca e abbondante in Italia, anche se ci si aspetta che diventino più comuni nei prossimi anni.

Dove acquistare i migliori prodotti legali con CBD?

La migliore scelta nel momento in cui si intende acquistare prodotti legali con cannabidiolo è affidarsi ad aziende sicure e attendibili. Il mondo della vendita di CBD online, negli ultimi anni, si è sviluppato ulteriormente e ad oggi è possibile trovare un discreto numero di prodotti al CBD sul web.

Ricordiamo che il cannabidiolo è considerato sicuro, poiché non crea dipendenza e non è tossico. Il suo consumo comporta dunque rischi minimi o nulli. Il CBD è un metodo naturale e non aggressivo per prendersi cura del proprio benessere psico-fisico e anche per quello dei tuoi amici a quattro zampe. Allevia disturbi fisici e quelli collaterali provocati da ansia e stress, oltre che essere un trattamento medico somministrato per gravi patologie, ma per quello è necessaria la prescrizione.

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